Metalli nelle urine

Cromo nelle urine

Informazioni generali

I lavoratori in ambiti industriali posso essere esposti a composti derivanti da cromo trivalente e cromo esavalente.

Composti del cromo esavalente: il principale responsabile della tossicità del cromo. Può essere assorbito dai polmoni, dal tratto gastrointestinale, e in minor quantità per contatto con la pelle. L’eliminazione avviene per via intestinale nel primo caso, e per via urinaria nel secondo. Il cromo si deposita nei tessuti organici e facilmente nei polmoni, fegato e reni. L’azione tossica del cromo è dovuta al suo potere ossidante. Il fenomeno più immediato è la precipitazione delle proteine, ma il cromo possiede anche un’azione allergizzante, con manifestazioni dermopatiche.

Indicazioni cliniche: Il test è indicato in caso di esposizione a polveri e fumi di cromo.

Tipo di campione: Urina estemporanea / Urina fine turno

Intervalli di riferimento:

Non Esposti: 0.05 – 0.35 ug/L (SIVR 2011)
Esposti F.T.S.F.L: <25 ug/L
Esposti Aumento D.T.: <10 ug/L (ACGIH 2017)

Unità di misura: µg/L

Nickel nelle urine

Informazioni generali

L’assorbimento di nickel nell’ambiente industriale avviene prevalentemente tramite inalazione di polveri, aerosol derivati dalle soluzioni e nickel gassoso; meno frequentemente tramite ingestione e contatto diretto. Il tasso di assorbimento dipende in generale dalla solubilità dei composti. L’escrezione del nickel avviene prevalentemente tramite le urine. La presenza d nickel in questa matrice biologica è indicatore di una recente esposizione alla sostanza.

Indicazioni cliniche: Il test è indicato in caso di esposizione a fumi e polveri di nickel.

Tipo di campione: Urine fine turno lavorativo

Intervalli di riferimento:

Non Esposti: 0.1 – 5.0 µg/L (SIVR 2011)

Esposti: Non sono disponibili dati in letteratura

Unità di misura: µg/L